BUONE PRATICHE: Il Cartellone degli Incarichi

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Ciao a tutti!

Oggi inauguriamo questa rubrica intitolata “Buone Pratiche”.

Il titolo dice tutto a chi, nel settore scuola ci vive tutti i giorni!

Le buone pratiche sono quei piccoli espedienti, quelle idee che ci permettono di fare una scuola di qualità, più bella e più coinvolgente.

Sono quelle cose che, quando le vediamo nella classe della collega, non possiamo fare a meno di dire “Bella idea! Quasi quasi… lo faccio anch’io”.

Noi siamo fortunatissimi perchè, non solo possiamo affacciarci nelle aule dei colleghi, ma possiamo mettere il naso in milioni di aule virtuali, attraverso il web!

Se date un’occhiata… è pieno di insegnanti che hanno voglia di condividere con gli altri quello che hanno proposto nella loro aula e ha funzionato!!!

Così questo vuole essere uno spazio dedicato a questo, dove sono attesissimi i vostri commenti e anche le vostre proposte e condivisioni!!! ^_^

Oggi cominciamo con un argomento facile e abbastanza scontato: “Il cartellone degli incarichi”!

Innanzitutto dobbiamo chiederci quali sono le motivazioni che ci portano a realizzare questo cartellone.

Facile! La vera motivazione sta nel voler responsabilizzare gli alunni nei confronti della vita di classe!

Ecco che nasce il cartellone degli incarichi, che può essere più o meno disegnato, e che riporta una serie di incarichi che i bambini devono svolgere (capoclasse, distibutore quaderni, distributore fotocopie, raccoglitore quaderni, postino, responsabile palestra, addetto merenda, responsabile biblioteca, responsabile piante,… ). I cartellini con i nomi possono essere affissi al cartellone in vari modi: con lo scotch, con le graffette, con le mollette dei panni, mediante il velcron o una busta di plastica precedentemente attaccata al cartellone dove infilare i cartoncini…

Di solito questi incarichi durano una settimana e poi variano. In questo modo alcuni alunni si trovano a fare molte cose e altri meno, anche se poi lo stesso incarico a rotazione toccherà a tutti.

Un altro modo di assegnare gli incarichi è quello di sorteggiare due bambini al giorno che saranno responsabili di ogni aspetto della vita quotidiana, in questo modo ogni due settimane tutti i bambini si trovano a essere gli aiutanti dell’insegnante.

Sul sito di maestramary trovate alcune idee per i cartelloni tradizionali.

Maestra Nella propone un bellissimo “Palazzo degli Incarichi”!..

Questo invece è il cartellone degli incarichi nato dalla collaborazione dell’insegnante con la classe 5^ del blog http://binarioquintaa.blogspot.it

(Cliccate sull’immagine per leggere il resoconto degli alunni nel realizzarlo!)

Molto interessante è questa proposta che ho trovato su http://rockandteach.blogspot.it/2012/08/monday-made-it-part-4.html

Si tratta di un sistema di incarichi diviso in cartoncini e riportante un incarico per ogni alunno, che può essere variato ogni settimana, quindici giorni o mese.

La sua caratteristica è di spezzettare le responsabilità e di investire gli alunni di parte del lavoro di gestione/cura dell’aula che fa l’insegnante.

Si tratta del concetto di Consistency Management & Cooperative Discipline, un modo di pensare e vivere la scuola molto interessante, dove l’obiettivo è trasformare gli studenti “turisti” in studenti “cittadini”, aiutando gli educatori a creare aule attive dove la cooperazione, la partecipazione e il sostegno sono i capisaldi.

Come suggerisce il nome, Consistency Management & Cooperative Discipline ha due componenti distinte.

La coerenza di gestione spetta al docente che si occupa dell’organizzazione didattica e della pianificazione dell’aula: posti a sedere, affilatura matite, appello… Con il tempo, e offrendo pari opportunità di partecipare in classe, l’insegnante, come leader, crea un ambiente di sostegno e cura in cui tutti i membri possono partecipare e imparare.

Disciplina Cooperativa espande i ruoli di leadership in classe dal docente agli studenti. Dà a tutti gli studenti l’opportunità di diventare leader, in modo che gli studenti acquisiscano le esperienze necessarie per diventare auto-disciplinati. Gli studenti sono quindi sia partner che parti interessate in aula, con i quali si può arrivare a creare una costituzione in aula in cui stabilire nuove responsabilità di lavoro per gli studenti cittadini.

Visto che i primi due sistemi li ho già provati, quest’anno, nella mia quarta, sono propensa a provare quest’ultimo sistema… e voi?

Scopri come è andata l’esperienza e scarica i cartellini per l’aula cogestita qui!

 

 

 

 

 

 

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