PENSIERO COMPUTAZIONALE & CODING LEZ. 5: la ricerca dell’errore

Nel corso delle lezioni 1, 2, 3 e 4 i bambini hanno appreso i termini di base che ruotano intorno alla programmazione. Nel corso della lezione 4, dovendo “tradurre” in disegno il codice di altri compagni, si sono resi conto che un errore fa saltare tutto il codice… così questa lezione lavoreremo proprio sul concetto di BUG (errore) attraverso un gioco.

Mi sono presentata a scuola e ho consegnato ad un alunno un mazzo di 25 carte in cartoncino bicolor (un lato bianco e l’altro nero) e gli ho chiesto di disporle in un quadrato 5×5 a sua discrezione. A questo punto ho aggiunto una riga e una colonna di cartoncini in modo da raggiungere un quadrato 6×6.

ricerca del bug

I bambini erano molto interessati e incuriositi. Al termine di questa operazione mi sono girata di schiena alle carte e ho chiesto a un bambino di girare una sola carta. Poi mi sono girata, ho osservato le carte e ho indicato la carta che il bambino aveva cambiato.

Dovevate vedere le loro facce… erano increduli!

Allora li ho sfidati, dicendo che ero in grado di trovare qualsiasi errore ci fosse nel mio codice.

I bambini non si sono certo fatti pregare, a turno mi hanno sfidata e il gioco è durato circa una quarantina di minuti. Mentre giocavamo li stimolavo con domande del tipo “Secondo voi come faccio?”, “A cosa servono le carte che aggiungo?”, “C’è una logca nella dispossizione?”, “Se vi dico che il mio aggiungere i cartoncini serve a ordinare il codice che prima era disordinato cosa sto facendo?”

Alla fine ci sono quasi arrivati e ho svelato loro il mio segreto: le carte che aggiungo sono messe secondo una logica importante, che rende il loro “disordine” ordine.

In pratica il trucco sta nell’aggiungere la carta alla riga o alla colonna in modo che in ciascuna riga e colonna della griglia il numero di carte dello stesso colore sia sempre pari;

In questo modo quando i bambini girano una carta basterà cercare una riga e una colonna con il numero di cartellini dispari. La carta all’incrocio tra le due sarà la carta girata.

A questo punto ho proposto loro di realizzare il proprio mazzo di carte, poi si sono allenati a  giocare tra compagni e la sera avevano il compito di sfidare i loro genitori!

Il giorno dopo mi hanno raccontato che sono riusciti  a gestire il gioco e che i genitori sono rimasti molto impressionati!

Se volete provare stampate l’allegato che trovate qui e incollatelo su un foglio di carta nera o colorata. Vi basterà ritagliare le card e sarete pronti per giocare anche voi!

Interessante il video dell’attività proposto nel corso di programmazione senza computer proposto da  Computer Science Unplugged.

 

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