SETTIMANA 0

La settimana in cui ho un episodio di preveggenza

lunedì 2 – venerdì 6 marzo

Reduci dalla vacanza allungata rientriamo a scuola con nuove indicazioni che rendono la vita scolastica un vero caos… banchi distanziati di un metro, aule da arieggiare ogni ora per quindici minuti, ricreazioni da fare rigorosamente fuori (peccato che piova a dirotto), l’obbligo di lavarsi le mani prima e dopo merenda e mensa…

Insomma la vita scolastica ci sembra complicata e già scalpitiamo davanti a tutte queste indicazioni, nei corridoi si parla e ci si lamenta “così fare scuola è complicato”…

ATTENZIONE… e qui lo posso dire solo a posteriori… si stava meglio quando si stava peggio...

Comunque in un incalzare di decreti della Provincia (uno dei quali chiudeva quattro scuole per avvenuto contatto con un caso di coronavirus) ritengo di avere avuto un momento di “vera preveggenza” quando, martedì 3 marzo, decido di inviare a casa tutti i libri con l’indicazione di tenere tutto a casa, nel caso la scuola dovesse fermarsi qualche giorno.

A posteriori è bellissimo vedere come io sia ancora positiva “qualora fosse necessario rimanere a casa invierò eventuali compiti tramite classroom.”

In quel “qualora” si sente il mio mettere le mani avanti, non voglio essere allarmista, sicuramente è solo suggestione…

Altro che suggestione, il giorno dopo andiamo a scuola, e un po’ mi tiro pure gli accidenti perchè ho mandato a casa i libri… per un attimo penso che ho esagerato.

In serata arriva il decreto che chiude le scuole fino al 15 marzo e mi dico che dopotutto avevo fatto bene a mandare tutto a casa!

Ormai è mercoledì, le indicazioni sono abbastanza chiare: questa settimana invio dei compiti, venerdì aggiornamento su G-suite con i tecnici della scuola e da lunedì si parte con la vera didattica a distanza.