TIMBRI & POST-IT

Rinforzi positivi e autovalutazione 😊

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Quando correggiamo i quaderni ci piace dare ai bambini e alle bambine un feedback visivo, attraverso l’uso di faccine. 😀😃😄😁😆😎😑

Dopo un primo periodo in cui siamo noi a scegliere la faccina e a spiegare al bambino per quale motivo abbiamo scelto quella particolare faccina (è molto importante la spiegazione, perchè i bambini e le bambine imparano a comprendere le nostre scelte e affinano le loro competenze di valutazione), invitiamo loro a scegliere la faccina in base a come valutano il lavoro che hanno svolto.

All’inizio i bambini faranno fatica a scegliere il feedback corretto; i bambini e le bambine con problemi di autostima tenderanno sempre a svalutarsi, mentre altri, più egocentrici, a darsi valutazioni migliori. Nostro compito è guidarli attraverso l’analisi del lavoro svolto verso una scelta corretta.

Per farlo possiamo utilizzare degli indicatori standard come ad esempio l’ordine, l’utilizzo dello spazio, la correttezza delle parole, ecc.

Per svolgere questo tipo di lavoro possiamo utilizzare dei pratici timbrini già pronti, in commercio se ne trovano di tutti i tipi.


Oppure, semplicemente per mancanza di tempo, possiamo disegnare le faccine con un pennarello direttamente sul quaderno o utilizzare gli adesivi già pronti.

Come ulteriore materiale ci piace utilizzare anche i post-it, magari quelli sagomati o con disegnate semplici figure.

Ognuna di queste forme/colore/ timbro può avere un significato diverso e quindi può essere più o meno facile da ottenere: ad es. una faccina può essere legata all’ordine e la si può ottenere solo se determinati parametri sono rispettati.

I post-it di forme particolari o disegnati possono essere utilizzati come rinforzi positivi, una specie di “premio” se si raggiungono determinati obiettivi. Ad esempio potremmmo decidere che il pos-it a forma di casetta potrebbe essere compilato sempre con la stessa frase “Ho imparato la tabellina del 2”. Quando ogni bambino raggiunge l’obiettivo lo riceve, creando la sua persoanle raccolta di feedback positivi.

Per la lettura ad esempio avevamo diversi tipi di post-it “Ho letto in maniera scorrevole!”, “Ho letto con molta espressione come un attore!”, “Questa volta ho letto meglio di sempre”. Ovviamente per riceverli il bambino o la bambina doveva confrontarsi con la maestra per vedere se il loro giudizio era ben calibrato.

Nello scegliere le frasi utilizziamo la prima persona in modo che il “premio” non risulti un nostro giudizio sull’operato ma una riflessione/constatazione intrinseca che l’alunno e l’alunna fanno su se stessi e su se stesse.

In alternativa possiamo mettere un titolo che segnala l’obiettivo raggiunto come ad es. “LETTURA SCORREVOLE” o “TABELLINA DEL 2”.

Altre cose che possiamo mettere sul post-it sono la data o la firma di un testimone.

Nei bambini scatta la voglia di collezionare tutti i diversi timbri/post-it/”premi” e quindi si attivano e lavorano per migliorare dove necessario.

Un’ultima riflessione la facciamo su come conservare questi post-it, essi possono rimane incollati sulla pagina del libro o del quaderno a testimonianza di quale lavoro gli ha fruttato tale “premio”, oppure possiamo predisporre una sezione dedicata nel quaderno (due pagine all’inizio, alla fine, al centro) dove raccoglierli tutti.

Siccome si tratta di obiettivi minimi che tutti devono raggiungere, tutti i bambini alla fine dell’anno dovrebbero riuscire a guadagnare tutti i post-it previsti. A cambiare saranno solo le tempistiche.

Un’altra cosa che possiamo fare in casi particolari, come quello delle tabelline dove è chiaro che tutti devono imparare ttte le tabelline entro la fine dell’anno, è quella di creare un cartellone con il prospetto dei “premi” che si possono raccogliere.

AGGIORNAMENTO 21 SETTEMBRE 2021

L’altro pomeriggio abbiamo svolto un lavoro di #CODING e #pixelart che ci ha impegnati quasi due ore.
Alla fine del lavoro ho chiesto ai bambini di valutare il loro lavoro non tanto sulla correttezza o il numero di errori fatti ma sul reale impegno e fatica utilizzati per portare a termine il compito.
I bambini e le bambinie erano un po’ spiazzati e sorpresi da questo focus diverso da quello che conoscevano, ma dopo un attimo di titubanza e qualche chiarimento, hanno molto apprezzato.
A loro onore devo dire che sono state e stati molto oneste e onesti!
Sotto alla faccina sul quaderno hanno riportato anche la frase in prima persona, perché gli ho spiegato: “Il voto non ve lo sta dando la maestra ma te lo stai dando tu!”
Un bambino mi ha detto “Io ci ho messo tutto l’impegno, ma ho fatto due errori…”, l’ho rassicurato che doveva concentrarsi sull’impegno e non sulla prestazione, dopo questa rassicurazione ha scelto la faccina “più bella”.
Alla fine tutti avevano un super sorriso, anche quelli che hanno scelto l’opzione “Ho fatto fatica” o “Potevo fare di più”, perché non si erano sentiti giudicati!

Qualcuno sui social, dove abbiamo condiviso questa foto ci ha chiesto se utilizziamo questo metodo sempre o solo in alcune occasioni: ogni nostra lezione prevede un momento di spiegazione ( 5-10 minuti), il lavoro individuale dello studente svolto da solo, in coppia o seguendo il lavoro alla lavagna (20-30 minuti), la correzione con il feedback. In quest’ultima fase mettiamo il timbro. Trattandosi di esercizi e lavoro alla lavagna lascio che il voto lo scelgano loro. Poi io faccio le mie valutazioni a parte o discuto con loro della loro scelta. Ovviamente sulle verifiche di rito utilizzo una valutazione coerente con quanto richiesto. Se i bambini “imbrogliano” o “giocano al rialzo” discuto con loro e li facci oragionare sul reale impegno che hanno messo nel loro lavoro.

Qualcuno, sempre sui social, ha anche espresso delle perplessità sulla frase “Ho fatto tanta fatica”, vista come negativa. Precisiamo quindi che non utilizziamo sempre gli stessi timbri e frasi e che questa frase era stata scritta pensando a un bambino in particolare dove c’era bisogno che capisse che la fatica va riconosciuta e che in certi casi può essere ciò che viviamo: il bambino in questione, senza nessun suggerimento, ha scelto proprio quella frase, perchè ci si è riconosciuto, ed era quello a cui puntavo: consapevolezza.

AGGIORNAMENTO 11 DICEMBRE 2021

Dopo un paio di mesi in cui i bambini dovevano scegliere la faccina seguendo lo schema descritto sopra, pian piano non è stato più necessario tirare fuori nè l’elenco delel faccine, nè i timbri, i bambini e le bambine hanno migliorato nettamente l’ordine, la colorazione e l’impegno in generale arrivando a ottenere quasi sempre la prima o la seconda faccina.

A questo punto, visto il periodo natalizio abbiamo introdotto una nuova variante per mantenere lata la motivazione. Abbiamo acquistato un kit con tantissimi timbri natalizi e con personaggi sulla neve! Quando i bambini e le bambine li hanno visti sono letteralmente esplosi.
Così ho proposto loro di utilizzarne uno diverso ogni giorno, in modo da collezionarli tutti. Ovviamente la proposta è piaciuta tanto ma subito è sorta una domanda: “Ma chi lo scegli ogni giorno, tu?”, onestamente non avevo pensato a questo aspetto, ma la domanda mi è stata di spunto per promuovere comportamenti diversi ogni giorno. All’inizio della lezione esplicito quale “comportamento” verrà tenuto conto per decidere il timbro. Ecco alcuni esempi:
“Oggi, chi farà la pagina più ordinata sarà colui/colei che sceglierà il timbro per tutti”
“Oggi, chi sarà il più veloce sarà colui/colei che sceglierà il timbro per tutti”
“Oggi, chi farà meno errori sarà colui/colei che sceglierà il timbro per tutti ”
Ovviamente a insindacabile giudizio dell’insegnante che fa in modo di far sì che a tutti tocchi sceliere prima o poi.

Ecco tutti i timbri presenti nel kit che abbiamo acquistato!

Tra l’altro questi timbri ci sono tornati utili anche per creare bigliettini di auguri e inventare una storia, ma di questo parleremo più avanti quando il progetto sarà completo!