DIDATTICA A STAZIONI

La didattica a stazioni si posiziona all’interno di una cornice più ampia definita didattica aperta, dove per «didattica aperta» si intende una didattica incentrata sul concetto di «autonomia», in cui l’insegnante progetta delle situazioni e dei percorsi all’interno dei quali lo studente, attraverso delle scelte personali su tempi, luoghi, spazi e contenuti, diventa protagonista della propria azione didattica.”
(Tratto da Didattica a stazioni: Alfabeto e sillabe di G.G. Gottardi e G. Gottardi, 2022, pag. 17)

La didattica a stazioni può essere presentata in classe attraverso due tipi di percorso: il circuito fisso e il circuito a zig zag.
Le attività presenti in questa pagina sono attività che si basano sulla didattica a stazioni a circuito fisso. Vediamo quindi la definizione di questo tipo di circuito:
“I tavoli delle stazioni vengono disposti in cerchio e gli studenti vengono invitati a passare da tutti i tavoli in senso orario (fig. 1). Le attività dovranno essere quindi progettate in modo che non sia determinante il tavolo da cui partire. […] I tempi delle attività vanno calibrati bene, in modo che le stazioni abbiano una durata il più possibile uguale. Bisogna cercare di evitare i tempi morti e gli «ingorghi». La conclusione dell’attività, e quindi lo spostamento dei bambini da un tavolo all’altro, può essere indicato con un suono (es. fischietto). Al suono concordato va fatto seguire un breve momento di riordino, in modo che la stazione sia lasciata come è stata trovata, con i materiali in ordine e le eventuali schede compilate chiuse in una busta.” (Tratto da Didattica a stazioni: Alfabeto e sillabe di G.G. Gottardi e G. Gottardi, 2022, pag. 19-20)


PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL TESTO:


Didattica stazioni. Alfabeto e sillabe di G.G. Gottardi e G. Gottardi (2022) edito da Edizioni Centro Studi Erickson da cui provengono gli estratti presenti in questa pagina.


Come strutturare un circuito:

Per strutturare un circuito non occorre inventare tutti i materiali da zero, è possibile utilizzare materiali già esistenti, come schede, libri, giochi digitali, giochi in scatola, ecc.
Quello che però è necessario prevedere è che questi materiali siano utilizzati in maniera attiva dagli studenti e non solamente compilati. Non daremo quindi solo schede da compilare a ogni stazione, ma prevederemo varietà nelle attività e nelle metodologie. Ad esempio, se in una stazione i bambini dovessero compilare una scheda le modalità per reperire le informazioni dovranno essere laboratoriali, potremo quindi fornire delle card da dover abbinare (memory game) o riordinare secondo un ordine cronologico o logico. Questa parte sarà quindi laboratoriale e i bambini dovranno lavorare insieme per svolgerla; solo in un secondo momento ognuno compilerà la propria scheda con le informazioni trovate. Altre stazioni potranno prevedere solo l’attività laboratoriale o lo svolgimento di un gioco senza necessariamente dover svolgere anche una parte scritta. Questa modalità può essere svolta, ad esempio, se vogliamo potenziare il calcolo mentale o il ripasso delle difficoltà ortografiche.
Il compito dell’insegnante nel reperire i materiali sta nell’inventare un’attività correlata adatta alla stazione. L’importante, durante la progettazione è strutturare attività di uguale durata e difficoltà per ogni stazione. Oltre a selezionare i materiali e decidere l’attività, l’insegnante ha il compito di scrivere le istruzioni che i bambini troveranno sui diversi tavoli. Tali istruzioni dovranno essere il più dettagliate possibile, così come i materiali dovranno essere predisposti sui tavoli nel quantitativo necessario per far svolgere l’attività a tutti i gruppi.


Al momento sono disponibili i seguenti circuiti a stazioni:


CORSI

DIDATTICA APERTA E DIDATTICA A STAZIONI

Come progettare un circuito fisso alla Scuola Primaria.